11/09/2025 - 6° tappa

IL BRUTTO ANATROCCOLO DEL TRASIMENO

IL BRUTTO ANATROCCOLO DEL TRASIMENO

Benvenuto Archi sul Tarsminass! Oramai mi sento un cavaliere medioevale (in sella alla Guzza) e parlo in etrusco!
Letteralmente il Lago che si asciuga: 128km² e profondità da 4 a 6 metri… occhio ai tuffi di testa, qui solo a bomba.

E’ il lago più grande del centro Italia: né glaciale né vulcanico.

Origini tettonica: cosa?

In pratica, la crosta terrestre qui si è comportata come un solaio in cemento progettato… non proprio al top. Diciamo che l’ingegnere quel giorno aveva la testa altrove: il solaio ha ceduto e zac, è rimasta la buca. Ha poi chiamato un Architetto per sistemare tutto e lui ha sostenuto che fosse una bellissima scelta paesaggistica, una questione di proporzioni (la solita supercazzola) per non ammettere l’errore! E il bello che non ce lo insegnano all’università, lo impariamo da soli!!!

E fa: “perchè non lo riempiamo d’acqua e facciamo un enorme acquario?

Inge: “Ma non troppo profondo altrimenti la manutenzione poi è difficile da fare…”

Archi: “Non possiamo farci un tappo in fondo, un troppo pieno come la vasca da bagno… e ogni tanto lo svuotiamo!”

Proprio così nasce il Trasimeno! Proprio proprio così!

128 km² di lago. Media 4 metri, massimo 6. Architetti e ingegneri ancora litigano su chi sia la colpa o il merito!

Poi arriva Hans Christian Andersen (1833): lui ha la licenza za poetica e può dire tutto.

“… dove il lago Trasimeno brilla nella luce della sera come un foglio d’oro fuso tra montagne blu scuro…’.

Archi e Inge: ZITTI TUTTI!

Non contento, Hans (1843) si ricorda dell’immagine del Trasimeno, un po’ emarginato, deriso e prosciugato (tutto lui povero!) e ci scrive su una favola che tutti conosciamo, ma non finisce qui! Il Sig. Disney ci mette su fiocchi e fiocchettini e lo trasforma in un cigno: il cartone animato, udite udite, ci vince l’Oscar come miglior corto animato nel 1939!

Dagli Etruschi a Disney è un attimo!

BUONA STRADA ARCHI!

Partenza. 9:30 AM

Percorso. 250km di belle curve

Durata. 5h30min

Musica. BORN TO BE WILD Steppenwolf

11/09/2025 - 7° tappa

LA CICATRICE D’ITALIA

LA CICATRICE D’ITALIA

Non è una semplice strada.

Attraverso Umbria, Lazio e Abruzzo si leggono nomi che fanno tremare anche solo a pronunciarli: Assisi, Norcia, Amatrice, L’Aquila.

Ad Assisi, nel ’97, la Basilica di San Francesco crolla in parte: addio a volte e pezzi di affreschi di Giotto e Cimabue. Tragedia vera.

Ma qui architetti e ingegneri hanno fatto squadra: la Basilica è stata ricucita, riaperta già nel ’99 e oggi è un modello mondiale di ricostruzione antisismica.

Poi c’è Norcia: tartufo più resistente del cemento. E passeggiandoci sembra di entrare in un set cinematografico: tutto pulito, ordinato… sorrisi e gentilezze.
Amatrice, ahimè, mi ha lasciato a bocca aperta: ho sentito tanta tristezza, nessuno in giro se non qualche impresa edile… Ponteggi, macerie e crolli ancora visibili: sembra che la speranza qui abbia ceduto il passo.
L’Aquila: il Duomo è il simbolo della ricostruzione ed ancora è in fase di completamento, ma nella piazza quasi tutto è completato. Degli spazi che sembrano metafisici, “dechirichiani”, forse per la pavimentazione, forse per le dimensioni, ma la mia sensazione è stata questa.

Questa cicatrice è una ferita, ma anche un tatuaggio: resta lì a ricordare la fragilità della nostra crosta terrestre e la forza delle comunità che la abitano.
Perché dalle crepe, seppur grandi e dolorose che siano, escono i fiori!

BUONA STRADA ARCHI!

Partenza. 6:00 PM

Percorso. 100km di belle curve

Durata. 2h

Musica. GIRLS JUST WANT TO HAVE FUN Cyndi Lauper

11/09/2025 - 8° tappa

OPI E I 400 DI ESCHER

OPI E I 400 DI ESCHER

400 abitanti a 1250 metri d’altezza.
Un borgo così geometrico e incastrato nella roccia che persino Escher lo ha disegnato: case che sembrano illusioni ottiche, in realtà sono stalle e vicoli, qui a Opi chiamati v’ttal.

Ma qui non c’è solo arte. Dopo il terremoto del 1915 nasce la casetta antisismica: piccola, spartana, zero fronzoli e con grandi aspettative e speranze. Altro che domotica e Alexa: qui il comando vocale era ‘accendi il camino’. E funzionava sempre.
Io oggi progetto e costruisco in Xlam antisismico, con legno e sostenibilità. Stessa logica: resistere, durare, accogliere… magari con un po’ di tecnologia in più!

E mentre Escher ci vedeva geometrie impossibili, il cinema ci ha messo cuore e radici: proprio qui hanno girato Un mondo a parte con Antonio Albanese e Virginia Raffaele, storia di solidarietà e amore per la terra contro lo spopolamento di un piccolo paesino di nome Rupe (ambientato a Opi).

Opi è così: 400 anime che tengono insieme arte, cinema, natura e architettura.
Un borgo piccolo, ma con una lezione grande: la vera bellezza resiste, sempre… “La Montagna lo fa”! Ti cambia.

E i lupi (li ho sentiti ululare la sera), i canti (sono stato attratto dal coro e ho sbirciato le prove), i polpacci che “bruciano” con tutte queste scale che disegnano geometrie assurde, finestre (tutte vive, illuminate), vasi di fiori e porte in legno: ho preso spunti, idee e ho riposato l’anima… Grazie al Comune di Poi per la accoglienza e il patrocinio per questo mio viaggio!

BUONA NOTTE ARCHI!

HOTEL LA PIEJA