13/09/2025 - 13° tappa
Architettura e Blues a MILAZZO
Architettura e Blues a MILAZZO
Arrivo a Milazzo!
Sin dalla partenza, questa mattina, stavo pensando ad un CULT CINEMATOGRAFICO: loro erano in missione per conto di Dio, io dopo 3 giorni intensi e circa 1500 km mi sento più in MISSIONE PER CONTO DELL’ARCHITETTURA, la mia architettura: senza alcuna presunzione.
Non ho gli occhiali scuri, camicia bianca e abito nero Blues Brothers Style: sono solo ed ho un casco più qualche Action Cam che mi accompagnano... ma mi sembra di sentire John Belushi, Dan Aykroyd, James Brown, Can Calloway, Ray Charles, Aretha Franklin, Steve Cropper e tutti gli altri.
Sento un canto di sofferenza, solitudine: e ci credo!!! Qui hanno murato viva una Monaca perchè per aver rincorso un amore impossibile e torturato un soldato irlandese ritrovato molti anni dopo in una gabbia.
Davanti a me, il castello più grande di Sicilia: sette ettari di mura, bastioni, lava nera delle Eolie incastrata nelle torri; piazza trapezoidale e irregolare, torri semi-cilindriche, merli, bastioni intagliati. Una fortezza che sembra urlare: “Qui dentro non entri e se entri non esci”.
E che faccio arrivato fin qui???
Sarà che oramai sono influenzato… Entro e sento l’architettura parla la stessa lingua del blues: improvvisato, all’apparenza irregolare, una bellezza sofferta che vibra e fa vibrare tutto attorno a me.
Come spesso mi è accaduto in questi giorni: esco dal castello, rimetto il casco e sto in silenzio, anche con la mente, almeno per i primi 20 km, poi riprendo a cantare…
Nina Simone I WANT LITTLE SUGAR IN MY BOWL… ho bisogno di un po’ di zucchero!
BUONA STRADA ARCHI!
Partenza. 11:00 AM
Percorso. 120 km di autostrada
Durata. 1h40min
Musica. OH GIRL Chi-Lines
13/09/2025 - 14° tappa
una TUSA in Sicilia
una TUSA in Sicilia
Motta d’Affermo.
Eccomi TUSA, ci sono!
Ma poi mi chiedo… com’è che un fiume in provincia di Messina si chiama TUSA, che in milanese significa “ragazza”? All'estremità occidentale dei Nebrodi, Tusa sorge arroccata su un colle internato, a 9 km dalla costa: compreso anche un piccolo tratto costiero, nel quale si trova il piccolo pittoresco borgo marinaro, appunto, di Castel di Tusa, con una bella spiaggia.
Abbiamo divagato con un collegamento tra Lombardia e Sicilia, proprio come il mio viaggio, ma ora piedi a terra!
Siamo all’interno del progetto della Fiumara d’Arte, che prende nome proprio dal fiume Tusa: un progetto di Museo Diffuso. No tickets, no file, no parking: questo è il museo a cielo aperto più grande d’Europa; me l’ha detto mio cugggino!
Nato dal sogno folle di Antonio Presti, che ha disseminato la valle del Tusa di opere contemporanee come briciole di Pollicino. Non statue classiche, non templi greci: sculture che dialogano direttamente con il vento, il mare e la luce. Opere che interagiscono con gli elementi della Terra.
Tra tutte, ecco lei: la Piramide del 38° Parallelo.
Un totem tetraedrico, estraneo al paesaggio siciliano fatto di barocco e rovine classiche. Spigoli netti, geometria pura, rivestita di acciaio corten arrossato: una ruggine voluta, che si fonde col colore della terra e del tramonto. Sembra un’astronave atterrata qui per caso, ma in realtà è un faro simbolico: un punto che unisce ARCHITETTURA, ARTE, GEOGRAFIA E SPIRITUALITA’.
Che poi è quello che, insieme ad appuntamenti lavorativi, mi ha spinto durante questo viaggio.
Un territorio talmente legato agli elementi che poi c’è il Rito della Luce. Ogni solstizio d’estate (c’è un momento più magico?), il sole cala allineandosi con una fessura della piramide e accende l’interno come un altare naturale. Non è solo un gioco di prospettiva: è un momento corale, con musica, poesia, performance e gente che viene da ogni parte per celebrare la luce come energia, arte e vita: non è questo il mio momento giusto però, dovrò ritornarci il 21 giugno di qualche anno dei prossimi.
Una TUSA che passeggia a cielo aperto, tenendo compagnia con il suo scorrere, gorgogliare, cascare e scavare; una PIRAMIDE caduta dal cielo o trasportata da qualche magica corrente: io qui, con la Guzza parcheggiata, penso che la Sicilia riesce sempre a sorprendermi. UAUU!
Mi porta dai templi greci al barocco… e poi mi piazza davanti una piramide che parla col sole, così senza molto preavviso!
VABBE’, come si dice nel 2025, SKIBIDI DOBBY!
BUONA STRADA ARCHI!
Partenza. 2:00 PM
Percorso. 90 km di autostrada
Durata. 1h20min
Musica. I AM WHAT I AM Giuliano Palma & The Bluebeaters
13/09/2025 - 15° tappa
Bagheria: architettura a servizio della follia
Bagheria: architettura a servizio della follia
A Bagheria c’era un folle… forse non solo uno. Ma uno sicuramente!
Un principe folle che fu, probabilmente, il precursore di un parco divertimento a tema. Qualcosa che avrebbe potuto ispirare anche Walt Disney, sepput a Villa Palagonia il divertimento fu più per il Principe ideatore e meno per i suoi ospiti.
Un viale d’ingresso, solenne, conduce alla villa. La doppia scalinata, archi barocchi, affreschi: testimonianza di come la Sicilia del ’700 fosse invidiata da tutta Europa.
E la particolarità? Sempre, costantemente e direi con inquietudine ti senti osservato… DA MOSTRI, creature grottesche, facce storte e nasi improbabili. Un “Luna Park dell’orrore”, due secoli prima dei parchi a tema.
Si dice che il principe FERDINANDO FRANCESCO fosse deforme e che far scolpire tutti quei brutti ceffi fosse il suo modo di prendersi rivincita sulla società, una società malata e corrotta!
Per lui fu un’architettura terapeutica insomma: sicuramente molto più cara di qualche seduta dallo psicologo!
All’interno della Villa Palagonia non va meglio: soffitti storti, porte di altezze diverse, sedie con gambe disuguali e, addirittura, cuscini con spine. Gli ospiti, spiazzati sempre: percorrendo le sale mi sono sentito come in un “escape room” con il desiderio di scoprire tutto ma allo stesso tempo uscire il prima possibile, indenne!
La Sala degli Specchi poi è il colpo di grazia: ti specchi e non sai più se sei tu, un mostro o il tuo vicino deformato. Goethe, Brydone e Houel ci sono entrati e sono usciti, sconvolti da tale follia, convinti che la pazzia siciliana meritasse di essere raccontata in tutta Europa. Missione compiuta: pubblicità gratuita come nemmeno Facebook e IG oggi potrebbero fare.
C’è chi dice che il fantasma del Principe ancora giri tra queste stanze, altri dicono che sia qualche servo, imprigionato: magari perchè l’aveva deriso per la sua, probabile, deformità.
Io dico che, se appare, spero non mi offra una sedia!
Villa Palagonia: un labirinto di follie barocche, tra terrore e risate; un parco divertimento per architetti.
Un po’ come il mio viaggio: ci si perde, si storce il naso, ci si ritrova e alla fine, soddisfatti… ci si diverte!
BUONA STRADA ARCHI!
Partenza. 4:30 PM
Percorso. 80km di panoramica
Durata. 1h20min
Musica. WE WILL ROCK YOU Queen
13/09/2025 - 16° e ULTIMA TAPPA
ci sarà un racconto, dedicato, a quello che considero una seconda casa…
Qui abbiamo realizzato SKY HOUSE, piccola bomboniera nel centro storico; in corso di esecuzione TILE HOUSE, una dimora nel centro storico; abbiamo progettato OASI OLIVE, una villa nella tranquillità, in Contrada Fraginesi, che a breve verrà cantierizzato.
E poi c’è FONTE, un recupero edilizio rispettoso che vedrà nascere una nuova struttura turistica.
Per ultimo, non di importanza, eseguiremo il rilievo, proprio in questi giorni, di una caratteristica casa rurale, ora anche rifugio di animali, per un suo ripristino in chiave più moderna ed efficiente.
Nella sezione REALIZZAZIONI e GIORNALE DI CANTIERE, è tutto descritto.
GRAZIE PER AVERCI SEGUITO
LUCA & GUZZA
castellammare del golfo
castellammare del golfo
BUONA ARCHI!
Presso
Hotel La Piazzetta