FAI UN TUFFO IN SICILIA
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archi su due ruOOte
DAL CIELO AL MARE
Sveglia all’alba, anzi prima…
Volo da Malpensa a Palermo, arrivo ore 7:30.
La A29 in direzione Castellammare del Golfo (30 minuti circa).
La Guzza è pronta in 20 minuti!
Tempo di sistemare le borse, respirare il mare e — alle 10:00 — parte ufficialmente il viaggio
dal Castello alla Marina:
“Archi su 2 Ruote – Giorno 1”,
attraversando la Sicilia tra pietra, zolfo e parole, fino a Ortigia, Siracusa
LA TERRA DI MEZZO… Corleone e Lercara Friddi
E’ questa l’impressione che ho… una terra tra il mar tirreno e il mar mediterraneo.
Ma non è così: ogni curva racconta una sua storia, la campagna, i ruderi e le buche sull’asfalto. Strade interrotte, vero, ma che mi regalano alternative e scorci bellissimi, fino ad arrivare a Corleone, vivo e molto animato.
Il CIDMA racconta il coraggio della rinascita: un tour guidato mi ha illustrato, attraverso fotografie e documenti, come si viveva in quegli anni qui, tra coprifuochi e paura; poco fuori, la Cascata delle Due Rocche rinfresca pensieri e pelle.
Ora nel centro tutto è ordinato, e anche colorato: l’Architettura e l’Arte hanno contribuito a far guarire, o almeno lo sta facendo.
Strade più alte, aria più leggera. Lercara è la Sicilia che lavorava nel buio per dare luce al mondo: miniere, fumi, sudore, oggi silenzio e memoria. Si respira questa sensazione.
Le facciate liberty raccontano una nobiltà resistente.
Qui nacquero i nonni di Frank Sinatra, ma il museo (ahimè) è stato chiuso… era intitolato My Way.
Finalmente il mare, una bellissima Pausa Pranzo.
Punta Secca è una parentesi perfetta: bianca, essenziale, vera. E per la prima volta trovo la spiaggia completamente vuota… un invito a farmi un tuffo che accolgo volentieri.
La Casa di Montalbano guarda l’acqua come una finestra sulla vita: per me questa costruzione ha un valore importante: il suo portico a piano terra, il terrazzo a piano primo… la sensazione è che sia lì da quando c’è il mare, proprio come fossero una cosa unica!
L’architettura e la letteratura del Grande Camilleri, qui si fondono, almeno per chi ha letto o leggerà del Commissario più famoso d’Italia…
la Tonnara di Marzamemi
Il vento asciuga la pelle, la costa si fa più dolce.
Marzamemi è un palcoscenico di tufo e mare, un luogo sospeso tra passato e futuro. Colori, profumi e musica.
UN POSTO CHE SI E’ REINVENTATO, BENISSIMO!
La Tonnara del Seicento — antica fabbrica del mare — oggi è spazio d’arte e convivialità.
Curiosità: la chiesetta di San Francesco di Paola, al centro del borgo, è una delle poche orientate verso il mare.
Ad accogliermi anche un bellissimo arcobaleno: come se i colori in questo posto non bastassero mai!!!
ORTIGIA: LUCI, PIETRA E VOCI
Una passeggiata tra le Colonne di Apollo e Piazza del Duomo non è solo un cammino nello spazio — è un salto nel tempo.
Da un lato la geometria severa dei templi, dall’altro l’armonia barocca che si piega alla luce del tramonto, ma non mancano anche edifici più nuovi: un bel contrasto.
Ogni pietra di Ortigia sembra ancora calda di sole e memoria.
Piazza Archimede pulsa di voci e di musica, mescolando odori di mare, fritto e gelsomino.
I vicoli, stretti e colorati, ti costringono a rallentare: sono una lezione di urbanistica spontanea, fatta di equilibrio e proporzione naturale.
Qui l’architettura non si contempla: si vive.
Si ride ai tavolini, si brinda sotto i balconi in ferro battuto, si incrocia uno sguardo e nasce una chiacchiera.
E intanto, le luci cominciano a scivolare sui muri di tufo, trasformando tutto in teatro.
Ortigia è così: pietra, suono e convivialità.
Una città che ti accoglie come un vecchio amico e ti saluta con una musica di strada che non finisce mai.
BRONTE e il murales che celebra il pistacchio
Bronte è un luogo che sembra scolpito dal fuoco e dal tempo.
Ai piedi dell’Etna, tra distese di lava nera e profumo di pistacchi, la pietra qui racconta una Sicilia dura ma generosa. È una città nata dal vulcano, forgiata da eruzioni e rinata più volte. Le strade profumano di legno bruciato e dolcezza verde: il pistacchio, “l’oro di Bronte”, è la sua anima economica e culturale.
A Bronte senti la potenza della natura e l’ingegno dell’uomo che, invece di sfidarla, ha imparato a conviverci.
Una lezione di resilienza, di architettura spontanea e di equilibrio tra uomo e territorio.
RANDAZZO
Randazzo è una città di pietra scura e luce tagliente. Qui l’Etna ha lasciato il suo segno in ogni muro, in ogni arco, in ogni vicolo. Tra le rovine che guardano la vallata, il sole si insinua come un ospite silenzioso, attraversando gli squarci e disegnando geometrie di ombra e calore. È un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, ma l’aria vibra ancora di vita e di memoria. Randazzo è una soglia tra natura e architettura, tra distruzione e rinascita — un racconto inciso nella lava.
SAN TEODORO e il Borgo in rinascita
(per caso, ma sono le cose migliori) SAN TEODORO.
Un virtuoso comune, e altrettanto i cittadini, rivendicano il desiderio di recuperare un piccolo complesso... e i lavori, guardarli così, sembrano circa a metà. Spazi silenziosi, nel centro della Sicilia: le forme, i colori, le ombre, le nuvole e i disegni, mi ha dato l’idea di essere in un altro mondo. I "Cat's murales" (li ho nominati così), rendono ancor più misterioso questo posto.
Per me, davvero, è stata una splendida scoperta, difficile da descrivere e mi riprometto di contattare l'amministrazione per curiosità.
TROINA, la prima capitale Normanna…
e si vede…
Un Borgo tra i più belli d’Italia pulita e ordinata.
Salite per "scalarla" e discesa per "rituffarsi verso valle". e nel prezzo, questa volta, ho trovato ad attendermi, seduto su una panchina, il buon Lucio. ho seguito passo passo, qual che mi ha suggerito Mariangela, un’amica, e…tutto perfetto!Qui il link del percorso per chiunque volesse andarci.
LEONFORTE e la bioedilizia
La vera tappa del mio tour...
una chiacchierata di 1 ora con Enza Architetto Barbera: mi ha parlato del suo paese, della ricchezza d'acqua e della sua bioedilizia.
Ci siamo trovati in una sintonia progettuale naturale, parlando di approcci, elementi e materiali, di come è meglio usarli e delle differenze nel progettare e realizzare un edificio tra nord e sud.
Una bella chiacchierata disponibile sul canale YouTube